STUDIO RVSSO: ANDRA’ BENE!!!

 

LO STUDIO RVSSO, VICINO A TUTTO IL PERSONALE MEDICO, CHE CON GRANDE SACRIFICIO SI STA SPENDENDO PER SALVARE MOLTE VITE UMANE A CAUSA DEL CORONAVIRUS.

VICINO AI FAMILIARI CHE HANNO PERSO I PROPRI CARI.

VICINO ALLE IMPRESE PER LE INGENTI PERDITE ECONOMICHE.

PICCOLO PENSIERO:

Solo 5 minuti cari assistiti.
in questi gironi di clima surreale ritengo opportuno condividere alcune considerazioni a proposito di quello che sta accadendo attorno a noi e nel mondo.
Non tratterò di medicina o statistiche, ci sono senz’altro referenti più qualificati per quello, cercherò di condividere un punto di vista e alcuni dati oggettivi.
Rendendomi conto che la percezione del momento è questione soggettiva spero di non urtare nessuno e qualora dovesse accadere mi scuso anticipatamente.
Vi racconto come la vedo :
La base da cui partire è perché stiamo vivendo questo momento.
Posti di fronte alla scelta tra salvaguardare vite umane, dei più deboli in particolare, e il profitto a tutti i costi abbiamo fatto la scelta giusta.
E questo onestamente mi fa star bene, mi fa credere che non è vero che siamo tutti avidi, nel mondo esiste la compassione, il rispetto della vita soprattutto e sopra tutto.
Siamo però nel mezzo di un periodo mai vissuto dai più, l’ultima pandemia con molti decessi, tra i 750K ed i 2 milioni,  è di fine anni ’60 , influenza di hong kong poi in Italia ridenominata influenza spaziale. Il mondo era diverso, la sensibilità era diversa, tanti all’epoca avevano anche vissuto la guerra e la comunicazione era altra cosa.
Tornando a noi:
Un fatto nuovo ed esogeno sta mettendo alla prova il nostro sistema.
Un fatto che ha a che fare con le più profonde paure dell’uomo, il nemico invisibile. Il nemico che non vedi, non senti e non conosci, verso il quale oggi riteniamo di non avere difese.
Giusto per fare un esempio: se io ho paura dei cani li identifico e ci sto alla larga. Con un nemico invisibile non posso, non so dov’è e non ho difese.
Questo fa paura.
Dicevo che il covid-19 ci sta mettendo alla prova.
Mette alla prova, ha mutato in Italia e prima ancora in Cina, il sistema sociale. Niente baci e abbracci, stiamo a distanza ed in casa .
Mette alla prova il sistema economico, chiudono i negozi, si riducono gli scambi e le aziende lavorano a regime ridotto.
Mette alla prova il sistema finanziario che vende a mani basse perché non sappiamo ancora quando finirà e come impatterà, in particolar modo nessuno sa come impatterà negli Stati Uniti che sono ancora il motore dell’economia mondiale.

Tutto vero, ma avrà una fine.
Sempre a proposito di covid 19 mi son posto una domanda e l’ho posta a diverse persone.
E’ provocatoria e  forse per questo fa riflettere: “moriremo tutti o passerà ?”
Le risposte sono state ed immagino saranno univoche.
Quindi è certo che finirà così come tutte le altre crisi che abbiamo attraversato.
La mia opinione è che la fine della crisi economica , non finanziaria, sarà quando negli Stati Uniti inizieranno a diminuire i contagi o quando individueranno un vaccino ed una cura.
Qual è il problema rispetto i contagi negli USA?
Che il virus deve fare ancora il giro dell’Europa e poi degli USA.
In Europa c’è già. Purtroppo vediamo molti paesi che si stanno muovendo timidamente solo oggi. Mi auguro sia sufficiente, ma temo di no.
L’Italia è un esempio adesso, o meglio, un banco di prova per l’occidente che non può permettersi metodi cinesi.
Se entro una/due settimane i nuovi contagi diminuiranno saremo presi ad esempio e probabilmente avremo una zona rossa a livello continentale.
La prova che 15 giorni surreali ed il contagio si contiene.
Gli USA fan bene a cercare l’isolamento, non abbiamo ad oggi altri metodi per difenderci.
A proposito di difese: abbiamo anche la certezza che tutte le migliori risorse mediche e farmaceutiche lavorano a massimo regime per trovare sia una cura mirata che un vaccino.
Altra considerazione: e’ vero che non c’è la dimostrazione ma nemmeno la smentita rispetto la stagionalità del virus.
E’ lecito comunque attendersi un rallentamento con la bella stagione sia per il fatto che si affollano meno i locali chiusi sia perché la saliva, veicolo per molti virus, evapora più velocemente.

Nel mezzo, e torniamo a parlare di economia e finanza, le banche centrali di tutto il mondo si stanno muovendo.
E’ ovvio che le banche centrali non curano la malattia ma iniettano “ farmaci omeopatici economici” che avranno effetto quando la situazione di emergenza passerà. Ricordando sempre che la finanza anticipa l’economia, i mercati azionari scontano oggi i futuri cali dei ricavi e non prezzano ancora la ripresa successiva.
Mettiamoci anche che, e passiamo all’antropologia, dopo un evento pandemico o una guerra l’uomo, il genere umano, ha voglia, necessità, l’istinto di tornare alla normalità. Nelle passate crisi dettate da guerre o pandemie la ripresa è stata veloce, tanto più veloce, anche a livello di nascite e partiamo dalla peste del ‘300, tanto più profonda è stata la crisi.

In sintesi:
Il momento è difficile, le prospettive economiche di questo e del prossimo trimestre  sono compromesse. E’ certo che parleremo di recessione a fine giugno causa fermo dei commerci e delle produzioni di questi tempi ( in Cina fermo da inizio anno ma stanno riaprendo tutto e ripartirà per prima).
Questo ha portato sui mercati forti vendite che come ben sappiamo sono sconti per chi ha il giusto orizzonte temporale.
Intesa con la chiusura di ieri quotava al 42% in meno dai massimi, il listino di Milano quotava ai livelli del 2013.
La stagione dei saldi si è aperta con sconti importanti.
Abbiamo assistito, e non è detto che sia finita, a vendite più consistenti che nel 2008, se rapportate alla velocità di discesa.
Ma andiamo al 2008 ed arriviamo a marzo 2009.
Ecco, quello era il periodo migliore in cui comprare, l’abbiamo scoperto poi. I listini avevano stornato un -50% dai massimi.
Oggi su S&P 500 siamo “solo” a -26%. In un mese.
La differenza rispetto il 2008 è che oggi da subito le banche centrali stanno intervenendo.
Cosa manca? Mancano interventi fiscali da parte di alcuni stati, in particolare i Europa.
Se questo virus riuscisse a creare maggior coesione a livello Europa ecco che si compie il passo più importante ed il cerchio si chiude.
In Cina ed Usa è certo che attueranno interventi fiscali, non dimentichiamo che  Trump è in campagna elettorale e a novembre non può sbagliare.
Insomma, la situazione è complessa nel breve ma ci offre già opportunità interessanti di cui si potrebbe iniziare, cum grano salis, ad approfittare.
Io vedo, e condivido con sempre più persone con cui mi confronto, un futuro luminoso che ci aspetta dopo il buio del momento.

Immaginiamoci quando una  società farmaceutica troverà una cura.
Immaginiamoci quando tutto sarà finito.
E se son fuori dal mercato?
Io questo rischio non me lo prenderei.
Così come evito di uscire di casa se non strettamente necessario nel periodo del corona virus.

Ringraziando dell’attenzione,
un caro saluto e a presto.
Dott. Gaetano Russo
Commercialista