RESTO AL SUD: DAL 15 GENNAIO 2018 AL VIA LE DOMANDE.

Resto al Sud

 

Misura Resto al Sud, istituita dal decreto Mezzogiorno n. 91-2017 a sostegno dell’autoimprenditorialità giovanile.

Sulla Gazzetta ufficiale del 5 dicembre 2017 è stato pubblicato il decreto n. 174-2017 contenente il regolamento attuativo della misura Resto al Sud.

Il decreto-legge n. 91-2017, convertito nella legge n. 123-2017, ha previsto un nuovo regime di aiuto, denominato Resto al Sud, per incoraggiare la costituzione di nuove imprese nelle Regioni meno sviluppate e in transizione, cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, da parte di giovani imprenditori.

Beneficiari

In base al regolamento attuativo della misura, le richieste di agevolazioni possono essere presentate dai soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni che siano in possesso, al momento della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:

  • a) siano residenti nelle regioni di cui all’articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 91/2017, cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni se residenti all’estero, dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria di cui all’articolo 9 del presente decreto;
  • b) non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 91/2017, o beneficiari, nell’ultimo triennio, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità.

I soggetti di cui sopra possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni purchè risultino già costituiti, al momento della presentazione della domanda e comunque successivamente alla data del 21 giugno 2017, o si costituiscano, entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni in caso di residenza all’estero, dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria, nelle seguenti forme giuridiche:

  • a) impresa individuale;
  • b) società, ivi incluse le societa’ cooperative.

I soggetti risultati beneficiari delle agevolazioni devono mantenere la residenza nelle regioni di cui sopra per tutta la durata del finanziamento e non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto, a pena di decadenza del provvedimento di concessione.

Le PMI risultate beneficiarie delle agevolazioni devono mantenere, per tutta la durata del finanziamento, la sede legale e operativa nelle regioni ammesse.

Le società di cui alla lettera b) possono essere costituite anche da soci persone fisiche che non abbiano i requisiti anagrafici richiesti dal regolamento, a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo, e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti. Tali soci non possono accedere alle agevolazioni di cui al regolamento.

Progetti ammissibili

I progetti imprenditoriali possono riguardare la produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria o la fornitura di servizi, mentre non è possibile richiedere gli aiuti per l’avvio di attività libero professionali e del commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.

I progetti imprenditoriali devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ovvero alla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche.

La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro 24 mesi dal provvedimento di concessione, salvo i casi in cui il Soggetto gestore accerti che il ritardo derivi da fatti o atti non imputabili al soggetto richiedente.

Le neo imprese possono aderire al programma Garanzia Giovani per il reclutamento del personale dipendente ed includere soci che non abbiano i requisiti anagrafici previsti, in misura non superiore ad un terzo dei componenti ed escludendo rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soci.

Le risorse disponibili per la misura sono pari a un miliardo e 250 milioni di euro, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020.

 

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